L’analisi della qualità dell’aria

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L’analisi della qualità dell’aria negli impianti delle strutture alberghiere e la loro manutenzione

COMFORT AMBIENTALE

Con il termine comfort ambientale si identifica il livello di tolleranza e di accettazione delle condizioni fisiche a cui sono sottoposte le persone all’interno di un luogo chiuso.

Lo stato di comfort ottimale é di difficile individuazione perché dipende da diversi parametri agenti sulla percezione fisica e psicologica degli individui e non é sufficiente agire solo sui parametri microclimatici variando le condizioni termoigrometriche nel condizionare l’aria dell’ambiente ma é necessario curare la qualità dell’aria eliminando le immissioni e le emissioni tossiche, i cattivi odori ecc.

Un criterio comunemente adottato di valutazione della qualità dell’aria é che quanto essa é più elevata, tanto maggiore é il numero di persone che considerano sufficiente la qualità dell’aria respirata e questo perché si tratta di analisi sensoriali (olfatto ed organi che reagiscono quali occhi, mucose, gola ecc.).

Il parametro di valutazione viene espresso dalla percentuale di individui insoddisfatti che considerano l’aria respirata non gradevole.

Per questo in ambienti alberghieri é di fondamentale importanza curare l’impianto di ventilazione d’aria esterna affinché esso sia correttamente dimensionato:
– correttamente ubicata la posizione della presa d’aria esterna;
– correttamente effettuata una attività di pulizia e di disinfestazione degli impianti sia di ventilazione che di condizionamento.

Nei sistemi di condizionamento si possono annidare insieme allo sporco, grandi varietà di microorganismi che vengono veicolati nell’ambiente.

Le unità di trattamento dell’aria hanno due componenti che agiscono sulla qualità dell’aria : la sezione filtrante e il sistema di umidificazione.

Per la sezione filtrante si rende necessario un controllo programmato della pulizia dei filtri:
– il lavaggio periodico dei filtri con detersivo neutro ed acqua corrente
– la sostituzione periodica degli stessi
– posizionare le macchine in modo da rendere agevole le operazioni di controllo e di pulizia dei filtri
– proteggere i filtri da acque provenienti da condizioni climatiche esterne (pioggia, neve ecc.) ed interne (condensa, nebulizzazioni ecc.).

Per il sistema di umidificazione é pure necessaria una accurata e semplice pulizia.

L’acqua utilizzata per il processo adiabatico (relativo a ciò che avviene senza scambio di calore con l’esterno) é bene non venga trattata chimicamente, ma qualora ciò non si potesse evitare, assicurarsi che i prodotti chimici utilizzati abbiano garanzie provate e certificate sotto il profilo della tossicità e della sicurezza per la salute delle persone.

Poiché la presenza di acqua stagnante con temperature comprese tra i 20 ed i 55 gradi Centigradi, favorisce la proliferazione di organismi e lo sviluppo di batteri, funghi e muffa, la pulizia della vasca di raccolta della condensa deve essere accurata oltre che periodica e deve prevedere :
– svuotamento dell’acqua
– rimozione delle incrostazioni e sostanze organiche
– pulizia e disinfezione con getti di vapore

MOBILETTI VENTILCONVETTORI
Essi sono dotati di unità ventilante e di sezione filtrante che devono venire periodicamente pulite per evitare che nel tempo si accumuli polvere nonché si formino nella bacinella di raccolta dell’acqua di condensa microorganismi, si rende pertanto necessario:
– effettuare un controllo periodico di pulizia dei filtri ;
– pulizia dei filtri con getti d’aria e lavaggio degli stesi con acqua e detergente neutro;
– sostituzione periodica dei filtri;
– pulizia dell’unità ventilante e delle batterie di scambio termico;
– pulizia e disinfezione delle bacinelle di raccolta con getti di vapore.

DISTRIBUZIONE DELL’ARIA
Il sistema di distribuzione dell’aria é costituito da tratti di canalizzazioni orizzontali e verticali e da bocchette, griglie e diffusori.
Lungo queste condotte nel tempo si accumulano polvere, organismi morti e corpi estranei di varia natura che sono causa di potenziali infezioni.

Per questo, particolare attenzione si pone in fase di realizzazione su:
– coibentazioni
– accessibilità ai canali
– sistema di filtrazione
La coibentazione deve avvenire esclusivamente all’esterno dei canali per evitare lo sviluppo di microorganismi e muffe nonché lo stacco di fibre nel caso la coibentazione fosse stata realizzata all’interno dei canali (cosa che può avvenire in genere dopo una decina d’anni dall’esecuzione della stessa).
La posizione dei canali sia in vista che nelle controsoffittature devono essere facilmente ispezionabili in modo da poter facilmente accedere con speciali sistemi di ispezione e controllare lo stato di pulizia e di degrado degli stessi.
In caso di accidentale formazione di sporco si dovrà procedere alla pulizia dei canali ed alla accurata disinfezione utilizzando varie tecnologie tra le quali le più usate sono:
– pulizia con spazzole
– pulizia con getti d’aria
– pulizia con getti di polvere di bicarbonato
– pulizia con vapore
– pulizia con apparecchiatura che nebulizza una soluzione d’acqua disinfettante qualora si riscontri la presenza di microorganismi.

In conclusione si può affermare che con un alto livello di pulizia di tutti i componenti dell’impianto di climatizzazione ci sono tutte le prerogative per avere una elevata qualità dell’aria in un ambiente alberghiero.

dr arch. Vittorio Pedrotti e dr ing. Federico Bergamo

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